Gli elettori residenti all'estro (cittadini iscritti AIRE) per legge votano - esclusivamente per i referendum popolari - all'estero per posta, mentre per le elezioni comunali sono tenuti a rientrare in Italia e votare nel proprio seggio elettorale.
Tuttavia, entro il 17 aprile, possono optare per votare in Italia anche per i referendum popolari: per avvalersi dell'opzione, devono comunicare per iscritto la propria opzione al Consolato di riferimento (si consiglia di consultarne il sito web).
Gli elettori che scelgono di votare in Italia in occasione dei referendum, ricevono dal Comune una cartolina-avviso per votare presso il proprio seggi elettorali a Quarrata.
Se si sceglie di rientrare in Italia per votare, la Legge NON prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le condizioni per votare per corrispondenza (Legge 459/2001, art. 20, comma 1-bis) hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio, in classe economica.
I cittadini italiani che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento dei referendum, in un Paese estero in cui non sono anagraficamente residenti (ovvero iscritti AIRE), nonchè i loro familiari conviventi, possono votare all'estero per corrispondenza: tale possibilità non è prevista per le elezioni comunali.
Per votare all'estero per posta devono presentare una specifica opzione, sottoscrttta e corredata da copia del documento di identità, al comune entro l'11 maggio e deve contenere l'indicazione dell'indirizzo estero cui il Consolato dovrà inviare il plico per il voto postale:
recapiti:
mail: anagrafe@comune.quarrata.pt.it;
pec : comune.quarrata@postacert.toscana.it.
La richiesta è revocabile entro lo stesso termine.
Con riferimento al requisito della presenza dell'elettore all'estero per un periodo minimo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione, si ritiene che tale espressa dichiarazione resa dall'elettore debba ritenersi valida ai fini dell'esercizio del diritto di voto all'estero; ciò, anche se l'interessato non si trovi all'estero al momento della domanda stessa, purché il periodo previsto e dichiarato di temporanea residenza comprenda la data stabilita per la votazione.
Può presentare opzione di voto per corrispondenza come temporaneo all'estero per motivi di lavoro, studio e cure mediche anche chi risulta residente all'estero nel territorio di altra sede consolare, ovvero chi svolge il Servizio civile all'estero.
Si segnala, infine, che per i familiari conviventi dei temporaneamente all'estero aventi diritto al voto per corrispondenza la legge non richiede il periodo previsto di tre mesi di temporanea residenza all'estero.