Il
Sindaco di Quarrata Marco Mazzanti risponde a Fratelli d’Italia in
merito alla qualità del pane e degli alimenti della ristorazione
scolastica comunale.
“Intendo
rispondere alle illazioni sollevate dal gruppo politico di Fratelli
d’Italia in merito alla qualità del pane e degli alimenti della
ristorazione scolastica comunale.
Innanzitutto
una premessa: un politico di vecchio corso come Daniele Ferranti,
espressione di un partito che oggi risulta alla guida del Comune
capoluogo della nostra provincia, dovrebbe sapere che un conto sono
gli obiettivi politici circa il perseguimento della qualità dei
servizi e un altro conto sono le procedure di gara, rispetto al cui
andamento ed esito la politica deve astenersi da ogni interferenza,
pena compiere atti illeciti e illegali.
Ebbene,
gli indirizzi politici sulla
qualità del servizio di
ristorazione scolastica sono chiarissimi ed espressi nella sede
propria, ovvero nella delibera di giunta dello
scorso 11 giugno, con
la quale è stata
approvato
il progetto
per l’affidamento della fornitura degli alimenti per il servizio di
ristorazione.
La giunta ha infatti approvato un progetto
che, per le modalità di selezione delle derrate alimentari (e dunque
anche per il pane) è esattamente identico al precedente, del 2014.
Se c’è qualcosa di diverso nel capitolato 2018 rispetto a quello
precedente, è nell’incremento delle richieste di prodotti i.g.p.,
d.o.p, biologici: solo per fare alcuni esempi sono
stati
richiesti
frutta, ortaggi e legumi di sola produzione biologica, olio
extravergine di oliva toscano i.g.p., pane, pasta secca e yogurt
biologici, mortadella di Bologna i.g.p, prosciutto cotto italiano
“Alta qualità”, Asiago, Pecorino Toscano e Grana Padano d.o.p.,
carne derivante soltanto da animali nati, allevati e macellati in
Italia, in parte biologica, in parte Chianina o i.g.p. Quindi,
qualunque siano le ditte aggiudicatarie della fornitura delle varie
derrate, queste devono rispettare le richieste e gli standard di
qualità espressi. Così è, ovviamente, anche per il pane.
Al
progetto deliberato dalla giunta ha fatto seguito il bando di gara
pubblicato sul Sistema Telematico Acquisti Regionale della Toscana
(START),
come prevede la legge. A
fronte di un capitolato esattamente identico a quello del 2014,
quest’anno si
è aggiudicata la fornitura del pane
una
ditta di Ponsacco, invece che di Quarrata. Mi
chiedo come Ferranti possa
pensare che si potessero
orientare gli esiti di un bando di gara e
privilegiare un’azienda
piuttosto che un’altra, senza incorrere nel reato di turbativa
d’asta o in
altri
atti
illeciti.
Mi
preme inoltre
puntualizzare
un altro aspetto: proprio allo scopo di utilizzare, per quanto
possibile, i prodotti tipici del nostro territorio, l’Amministrazione
ha da tempo promosso la campagna “Chilometro Toscano” (Ponsacco
mi risulta peraltro
essere
in Toscana…) che privilegia, appunto, le eccellenze del territorio
regionale:
dall’olio extravergine,
alla carne Chianina. Seguendo il ragionamento di Fratelli d’Italia,
non dovremmo utilizzare la carne Chianina perché prodotta fuori
provincia. Per non parlare del Grana Padano…
Concludendo,
a me sembra che, soprattutto per
servizi come quello della mensa, un’Amministrazione debba
soprattutto stare ad ascoltare gli utenti: per la ristorazione
scolastica lo facciamo nel corso di tutto l’anno attraverso le
nostre commissioni mensa e dall’anno scorso abbiamo inaugurato il
sistema del “customer satisfation” - che ripeteremo anche il
prossimo anno – e che ha mostrato come complessivamente
l’87%
delle famiglie abbia
promosso il servizio di ristorazione scolastica comunale e,
nello specifico, la
voce
circa qualità
degli alimenti e degli ingredienti utilizzati sia
stata
giudicata
positivamente da
circa l’80%
degli utenti”.
MQ