In un periodo così caldo per la stagione politica nazionale, in cui da più parti della maggioranza si stanno levando scudi sulla necessità di alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie sempre più provate da questa lunga crisi economica, è stato recentemente convertito un Decreto Legge che inizialmente permetteva ai comuni della regione Campania in piena emergenza rifiuti di aumentare l'addizionale comunale all'accisa sull'energia elettrica. L'aumento, da applicarsi ai soli consumi familiari e possibile fino al doppio di quanto previsto dalla legge, sarebbe servito per la copertura dei costi del servizio smaltimento rifiuti.
Durante la conversione però il Decreto Legge è stato modificato, autorizzando così non solo i comuni campani in emergenza rifiuti, ma tutti i comuni italiani a aumentare le accise sull'energia elettrica per la copertura integrale di tutti i costi, diretti e indiretti, dell'intero ciclo di gestione dei rifiuti anche in assenza di una dichiarazione dello stato di emergenza.
Il Comune di Quarrata tiene a precisare che ha già deliberato l'approvazione della Tariffa di Igiene Urbana per l'anno 2011 e che con l'applicazione di aumento medio dell'8% della tariffazione è stata garantita l'integrale copertura dei costi per la gestione del servizio, anche per quanto riguarda la raccolta porta a porta degli ulteriori materiali prevista. Per questo motivo l'Amministrazione non intende procedere nel modo più assoluto all'aumento delle accise comunali, mettendo in atto un provvedimento legislativo che colpisce solo ed esclusivamente le famiglie.
Questa la dichiarazione a tale proposito dell'Assessore alla Programmazione Finanziaria e Finanziamenti, Antonella Giovanetti: Non è mai stata intenzione dell'Amministrazione "mettere le mani nelle tasche dei cittadini" e ogniqualvolta si è dovuto procedere ad un aumento, sia delle tariffe che dei tributi, lo si è fatto a causa dei tagli dei trasferimenti decisi dal Governo. Governo che parla di federalismo e di riforma della tassazione ma che, di fatto, adotta provvedimenti che niente hanno a che fare con tali questioni. Per quanto riguarda il federalismo, si pensi che attualmente ancora nessuna imposta è attribuita alla completa autonomia degli enti (l'IMU forse arriverà nel 2014), mentre relativamente alla detassazione si parla di riduzione delle aliquote IRPEF con contemporaneo aumento di quelle IVA per mantenere inalterato il gettito, senza tenere conto che questa seconda imposta colpisce i consumatori finali in modo cieco,senza alcun legame con la loro capacità contributiva, incidendo, in termini sociali, maggiormente sui più deboli, i soggetti con redditi più bassi.