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  • Bando APD - FAQ
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Chiarimenti, domande e risposte

 

3 agosto 2010

QUESITO:
Ho la proprietà di un terreno di mq. "..x.." all'interno dell'area APD "..y.." che in totale è di circa mq. "..z..": posso singolarmente presentare la mia proposta o devo insieme agli altri proprietari elaborare un progetto complessivo dell'area? Oppure si deve raggiungere una percentuale di proprietà dell'area inserita nell'APD "..y.." per poter presentare la proposta dell'intera area?
RISPOSTA:
La proposta può essere presentata da chi ha la disponibilità di tutta o di parte dell'area APD (vedi art.9 c.1 lett.A del bando).
Non c'è da rispettare un minimo di superficie od una percentuale minima di proprietà per presentare la proposta, ma sono le prescrizioni contenute nella scheda dell'allegato C delle N.T.A. del R.U. (art.14 c.5 del bando) a dover essere garantite perché la proposta possa essere presa in considerazione.
La proposta deve essere presentata unicamente sull'area di cui si ha la disponibilità, salvo riferirsi (se le prescrizioni riguardano opere esterne all'area) alle potenziali aree correlate indicandone le modalità di attuazione.

 

3 settembre 2010

QUESITO N. 1
Data la possibilità di presentare, eventualmente, la proposta anche solo su una porzione dell'area APD, si chiede se nella valutazione delle istanze venga attribuita una qualche premialità a quelle proposte che hanno maggiore coincidenza con l'area perimetrata nella Scheda APD.
RISPOSTA
Non è prevista una premialità. Naturalmente maggiore è la coincidenza con l'area individuata come APD e maggiore è la possibilità di soddisfare le prescrizioni e gli indirizzi contenuti nella scheda e, conseguentemente, di veder attribuito un punteggio qualitativo maggiore alla proposta.

QUESITO N. 2
Per Superficie Territoriale correntemente si intende una porzione di territorio comprendente le aree per urbanizzazione primaria e secondaria e la superficie fondiaria (che è quella propriamente occupata dagli insediamenti). Si richiede che venga meglio specificata la definizione di Superficie Territoriale su cui applicare l'indice massimo per le APD in quanto:
* nell'Allegato C delle NTA è scritto che nelle Schede delle APD è indicata la superficie complessiva dell'area calcolata al netto della viabilità di attraversamento
* nell'Allegato C delle NTA è scritto che è consentito un indice medio territoriale (S.U.L./S.T.) non superiore a 0,50 per le aree di tipo APD1 ... precisandosi che per S.T. si intende la quota parte delle aree interessate da nuovi insediamenti (che invece dovrebbe essere la Superficie Fondiaria)

RISPOSTA
La definizione di Superficie Territoriale (St) è quella contenuta all'art.86 delle N.T.A. del Regolamento Urbanistico.
- Nell'allegato C è scritto che la superficie complessiva indicata nelle schede è "...al netto della viabilità di attraversamento..." in quanto sono stati esclusi dal computo i tratti viari di previsione già indicati nella cartografia del R.U.
- Nell'allegato C è specificato che "...per St si intende la quota parte delle aree interessate da nuovi insediamenti" in quanto non è detto che si intervenga su tutta l'area APD.

QUESITO N. 3
L'articolo 14 comma 5 del Bando richiede la realizzazione delle prescrizioni. Le prescrizioni previste nella Schede APD (ad esempio un collegamento viario o un parcheggio pubblico o l'ampliamento di una strada) devono essere realizzati dal proponente oppure il proponente ne deve solo consentire la realizzazione mettendo a disposizione gratuitamente l'area?
RISPOSTA
Le "prescrizioni" devono, in linea generale, essere realizzate dal proponente; è possibile comunque proporre soluzioni diverse (es. messa a disposizione delle somme per l'esproprio e la realizzazione, cessione gratuita dell'area e messa a disposizione delle somme per la realizzazione, ecc.) tenendo conto che questo influirà sulla valutazione della proposta.

QUESITO N. 4
Con riferimento al quesito n. 3, nel caso in cui si intenda che il proponente debba realizzare materialmente l'opera oggetto di prescrizione, il suo importo verrà scomputato dagli oneri di urbanizzazione previsti per l'intervento?
RISPOSTA
Può esserne proposto lo scomputo parziale o totale oppure nessuno scomputo, tenendo comunque conto che questo influirà sulla valutazione della proposta.

QUESITO N. 5
Si richiede se l'elaborato grafico obbligatorio di cui all'articolo 14 comma 4 lettera C) debba avere anche un determinato formato dimensionale e secondo quale modalità (arrotolato, piegato in formato A4, montato su pannello semirigido ecc.) o se tali aspetti siano lasciati liberi come le tecniche di disegno e rappresentazione.
RISPOSTA
Sono lasciate libere sia le tecniche di rappresentazione che il formato dell'elaborato grafico, naturalmente va tenuto presente che questo deve essere inserito in una busta per cui si consiglia di utilizzare supporto cartaceo piegato in formato A4.

QUESITO N. 6
Per quanto riguarda l'Alloggio Sociale da realizzare ai sensi dell'articolo 15 del Bando sono previste forme di incentivazione in quanto considerabile, ai sensi dell'articolo 1 comma 5 del Decreto sulla Definizione di Alloggio Sociale del Ministero delle Infrastrutture "servizio di interesse economico generale ... standard urbanistico aggiuntivo da assicurare mediante cessione gratuita di aree o di alloggi, sulla base e con le modalità stabilite dalle leggi regionali"? In particolare si chiede se sull'ammontare della Superficie Utile degli Alloggi Sociali oggetto di proposta debbano essere pagati gli oneri di urbanizzazione ed il costo di costruzione o se invece siano previste forme di esonero e/o deroghe e agevolazioni.
RISPOSTA
Se gli alloggi realizzati vengono ceduti direttamente all'Amministrazione Comunale ed entrano a far parte del patrimonio ERP del comune non è previsto alcun onere.
Se invece restano in proprietà di soggetti terzi, ai sensi dell'art.122 della L.R. 1/2005 il contributo di cui all'art.119 della medesima legge è ridotto alla sola quota relativa agli oneri di urbanizzazione, applicata alla misura minima stabilita dal comune, qualora l'interessato si impegni, a mezzo di una
convenzione stipulata con il comune, ad applicare prezzi di vendita e canoni di locazione determinati nel rispetto della convenzione tipo stabilita dall'art.123.
Può essere previsto lo scomputo degli oneri a fronte della realizzazione di opere di urbanizzazione.

QUESITO N. 7
Si chiede se le aree da cedere al Comune di Quarrata ai sensi dell'articolo 17 comma 5 lettera b) e articolo 18 comma 1 lettera b), se utilizzabili ai fini edificatori, comportino o meno, un consumo dell'indice edificatorio complessivo della Proposta oppure se, una volta cedute al Comune, il loro indice edificatorio venga assegnato poi in fase successiva dal Comune stesso.
RISPOSTA
Le aree da cedere al comune possono avere diversa natura e quindi non è detto che su esse debba sussistere un indice edificatorio.
Se queste sono inserite nel progetto dell'area APD come edificabili e quindi potenzialmente sfruttabili per la realizzazione, ad esempio, di residenza sociale, questo va a consumare la potenzialità edificatoria dell'area stessa in quanto incide sul dimensionamento del R.U.
Possono eccedere l'indice, e quindi non essere conteggiate, soltanto le attrezzature e gli impianti di interesse generale in quanto, in questo caso, il R.U. prevede un'edificabilità determinata in relazione alle esigenze funzionali (vedi art.173 comma 6 delle N.T.A. del R.U.).

QUESITO N. 8
Il Bando richiede che l'elaborato di consegna denominato RELAZIONE TECNICA specifichi anche gli elementi di carattere qualitativo da sottoporre a valutazione ai sensi dell'articolo 17 del Bando; all'articolo 17 comma 4 lettera e); uno dei parametri qualitativi citato è la cosiddetta ecosostenibilità delle costruzioni che, all'articolo 20 comma 2, è riferita all'Indice di Sostenibilità Complessiva di cui all'articolo 3 dell'Allegato A del Regolamento Edilizio.
Si chiede, a tale proposito, se l'elaborato RELAZIONE TECNICA debba comprendere in maniera esplicita anche il Modello Valutativo riportato in appendice all'Allegato A stesso o possa riferirvisi in altra maniera purchè asseverata?
RISPOSTA
Non importa la compilazione del Modello Valutativo, basta anche una dichiarazione dove vi sia l'impegno a rispettare un certo punteggio minimo (a cui corrisponderà una valutazione) che poi sarà verificato in fase di progettazione edilizia.

QUESITO N. 9
Il raggiungimento di un Indice di Sostenibilità Complessiva di cui all'articolo 3 dell'Allegato A del Regolamento Edilizio, superiore a 50 comporta anche per la Proposta che partecipa al Bando APD gli incentivi urbanistici previsti all'articolo 5 dell'Allegato stesso?
RISPOSTA
No, non sono previsti incentivi urbanistici per le aree APD, il raggiungimento di un maggior indice di sostenibilità serve ad acquisire un maggior punteggio (vedi anche art. 223ter comma 4 delle N.T.A. del R.U.)

QUESITO N. 10
Cosa si intende per Piano Finanziario di cui all'articolo 23 del Bando? Questo corrisponde alla Stima dei Costi richiesta per compilare l'Allegato 3 da inserire nella busta B?
RISPOSTA
La stima dei costi da riportare nell'Allegato 3 è relativa soltanto alle opere di urbanizzazione ed è cosa diversa dal piano finanziario da cui si rileva il "valore economico del progetto" (vedi art. 23 comma1 del Bando).
Il piano finanziario è uno strumento necessario per valutare l'opportunità di un investimento in cui devono essere rappresentate, in maniera realistica ed attendibile, le stime delle operazioni che verranno sostenute in un arco temporale determinato.
Lo scopo del piano finanziario è quello di dimostrare la sostenibilità economica dell'intervento, le potenzialità dell'iniziativa imprenditoriale e la strada per una corretta gestione finanziaria dell'intervento stesso.

 

10 settembre 2010

QUESITO N. 1
Per quanto attiene la quantità di aree da destinare agli standard urbanistici di cui all'art. 6 delle NTA di RU si chiede:
a)     per le aree APD1
a1) sono quelle del comma "1" dell'art. 6 delle NTA (mq 24/abitante) oppure a queste vanno sommate anche quelle del comma "2" dello stesso articolo (mq 17.5/abitante)?
a2) per le destinazioni non residenziali che la proposta progettuale prevede all'interno della APD1 (destinazioni commerciali, direzionali, terziario in genere), il dimensionamento delle aree da destinare ad uso pubblico (spazi per attività collettive, verde pubblico, parcheggi) va effettuato secondo quanto richiesto dall'art. 5 del D.M. 1444/68? Queste ultime vanno poi sommate a quelle di cui al precedente punti "a1"?
b)     per le aree APD2
Anche in questo caso il dimensionamento delle aree da destinare ad uso pubblico, si effettua ex art.5 del D.M. 1444/68?
RISPOSTA
Per le aree APD1 la quantità di aree da destinare agli standard urbanistici di cui all'art.6 delle N.T.A. si riferisce agli standard definiti dal comma 1 e si applica in combinato disposto con il comma 6 dello stesso articolo che prescrive, per le zone APD, una quantità minima di aree a standard pari a 28 mq/abitante (mirando ad incrementare aree a verde e parcheggio pubblico).
Il comma 2 riguarda il dimensionamento complessivo del R.U. e non le singole zone APD.
Come prescritto dal medesimo art. 6, comma 8, le aree a standard sono calcolate in proporzione alle diverse destinazioni d'uso e sommate; nel caso di destinazioni non residenziali gli standard si calcolano con riferimento all'art. 5 del DM 1444/68 e alle altre norme di settore.
Anche per le aree APD2 con destinazione d'uso produttiva (o comunque non residenziale) il dimensionamento delle aree da destinare ad uso pubblico si effettua ai sensi dell'art.5 del D.M. 1444/68, con gli stessi criteri di cui al punto precedente.
  
QUESITO N. 2
Per quanto attiene i due parametri di carattere qualitativo di cui ai punti "c" e "d" comma 4 dell' art. 17 del bando (sicurezza idraulica e qualità degli spazi pubblici), la proposta progettuale può prevedere anche interventi esterni e delocalizzati rispetto all'area APD1 di progetto?
Se sì occorre avere la proprietà e/o la disponibilità delle aree destinate a tali interventi oppure può ritenersi sufficiente che tali aree siano preordinate dal RU ad esproprio?
RISPOSTA
Sì, si possono prevedere anche interventi esterni all'area APD in aggiunta a quelli da prevedersi comunque all'interno dell'area, purché le aree su cui si interviene siano nella proprietà e/o disponibilità dei proponenti.
Queste aree potranno anche avere incidenza sulla valutazione di carattere quantitativo di cui all'art. 17, comma 5, lett. a) e/o b) del bando.

QUESITO N. 3
L'importo occorrente per la realizzazione delle opere di urbanizzazione che la proposta progettuale prevede di realizzare all'interno dell' area APD1/APD2 verrà scomputato dagli oneri di urbanizzazione previsti per l'intervento?
Le eventuali infrastrutture che il bando indica come "prescrizioni" rientrano fra le opere di urbanizzazione primaria del progetto e come tali soggette agli stessi criteri ai fini di eventuale scomputo dagli oneri di urbanizzazione?
RISPOSTA
VEDI ANCHE RISPOSTA AI QUESITI N.3 e 4 del 03/09/2010
Può essere proposto lo scomputo parziale o totale dell'importo occorrente per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e/o secondaria, così come può invece non essere proposto nessuno scomputo, tenendo comunque conto che questo influirà sulla valutazione della proposta.
Le infrastrutture che il bando indica come "prescrizioni" sono a tutti gli effetti opere di urbanizzazione.

 

27 settembre 2010

QUESITO N. 1
La prescrizione per l'area in oggetto recita "Collegamento viario tra xxxx e yyyy (circonvallazione zzzz)", quando si ritiene soddisfatta tale prescrizione?
a) alla realizzazione della nuova viabilità che contorna l'area in oggetto sul lato sud e ovest?
b) oltre al punto a) la sistemazione e apertura della via jjjj prolungamento di via xxxx fino a via kkkk che poi si immette su yyyy?
c) oltre alla a) la realizzazione del nuovo tratto stradale a nord di via xxxx fino allo sbocco su yyyy in corrispondenza del supermercato "X"?
   oppure cos'altro?
RISPOSTA
Le prescrizioni, in generale, indicano l'obiettivo da raggiungere nell'assetto di una determinata area.
Nel caso in questione l'obiettivo è il collegamento viario che determina, almeno in parte, la circonvallazione dell'edificato.
E' evidente che le soluzioni (a partire dalle indicazioni date dalla cartografia del R.U.) possono essere più di una, ma il risultato finale deve assicurare il raggiungimento dell'obiettivo per cui è necessario che con il progetto dell'area APD si prevedano le urbanizzazioni necessarie a collegarsi con la viabilità esistente realizzando almeno il tratto di circonvallazione posto a margine dell'area.

QUESITO N. 2
Nell'art. 23 del bando la cauzione del 3% è riferita al valore economico del progetto come risultante dal piano finanziario presentato in sede di gara, ma qual è il valore economico da considerare?
a) il costo complessivo di realizzazione dell'intero progetto?
b) oppure il costo delle opere di urbanizzazione da cedere al comune?
oppure cos'altro? 
RISPOSTA
VEDI ANCHE RISPOSTA AL QUESITO N.10 del 03/09/2010
Il valore economico del progetto è quello che risulta dal piano finanziario, quindi l'intero costo di realizzazione.

QUESITO N. 3
Visto che i proprietari dell'area APD in oggetto sono anche proprietari dei terreni ricadenti in zona agricola a sud dell'area stessa, si può considerare di cedere al comune porzione di questi terreni agricoli realizzandoci un parco pubblico?
Se si l'area che cedo in zona agricola, può essere quella prescritta dagli standard minimi oppure solo la quota in eccedenza? in breve le opere di urbanizzazione devono essere ritrovate tutte all'interno delle aree APD e della viabilità di progetto oppure per funzioni compatibili si possono sfruttare terreni agricoli?
RISPOSTA
Si possono cedere al comune anche terreni agricoli ma proponendo eventualmente utilizzi compatibili alla destinazione data dal R.U.
Tali aree verranno conteggiate ai sensi dell'art. 17 comma 5 lettera b) del bando.
Non è possibile utilizzare terreni agricoli per collocarvi aree a standard, gli standard devono essere ritrovati all'interno dell'area APD, o, nel caso ve ne siano e si realizzino superfici a standard in eccedenza rispetto alla dotazione minima, nelle aree già classificate a standard limitrofe all'area stessa.
Tra l'altro, nello specifico caso, i terreni di cui trattasi sono anche posti all'esterno del limite di crescita urbana del Piano Strutturale per cui non sfruttabili per l'espansione urbana del territorio.
Si ricorda che i terreni a destinazione agricola limitrofi agli interventi di espansione possono essere utilizzati ai fini della realizzazione di opere di mitigazione del rischio idraulico (se presente). In questo caso però devono rimanere di proprietà dei proponenti e non possono essere ceduti al comune.

QUESITO N. 4
Secondo gli standard urbanistici minimi di cui all'art. 6 delle NTA si deve considerare una certa quota di parcheggio pubblico "X", mentre secondo l'art. 63 delle stesse NTA si deve considerare una certa dotazione di parcheggi "Y", che peraltro si differenzia in base alla destinazione, quale dei due valori deve essere considerato valido ai fini di una corretta progettazione? si devono sommare? oppure "X" è gia ricompreso in "Y"? 
RISPOSTA
VEDI ANCHE RISPOSTA AL QUESITO N.1 del 10/09/2010
L'art. 6 delle NTA definisce la quantità di aree da destinare agli standard urbanistici per le aree APD1.
Come prescritto dal medesimo art. 6, comma 8, le aree a standard sono calcolate in proporzione alle diverse destinazioni d'uso e sommate; nel caso di destinazioni non residenziali gli standard si calcolano con riferimento all'art. 5 del DM 1444/68 e alle altre norme di settore.
L'art. 63 è riferito, genericamente, alle zone già sottoposte a piani attuativi dal R.U., ma rimanda comunque all'art. 6 per la verifica delle quantità minime.
Si richiama l'attenzione sul comma 6 dello stesso articolo che definisce, per le aree APD, una quantità minima di aree a standard pari a 28 mq/abitante (mirando ad incrementare aree a verde e parcheggio pubblico). 

 

9 novembre 2010

QUESITO N. 1
Quanto previsto nell'Allegato "C" del R.U. relativamente alla differente altezza massima prevista - 3/4 piani -  è da intendersi riferito alla perimetrazione del Centro abitato?
RISPOSTA
- No. L'allegato C delle N.T.A. del R.U. parla di "4 piani nelle aree centrali del capoluogo e di 3 piani nelle frazioni e nelle aree esterne del capoluogo": le aree esterne del capoluogo sono da intendersi tutte quelle poste a margine dello sviluppo del capoluogo quindi quelle poste lungo via Firenze e lungo tutta la circonvallazione sud compresa anche la loc.Selva Bassa.
 
QUESITO N. 2
Dato che la  proprietà di una area APD1 interessa anche una attigua area con destinazione "verde privato", secondo quali modalità tale area può essere ricompresa nella proposta progettuale e concorrere al punteggio finale della stessa proposta?
- aree da cedere al Comune - art.17 c.5 lett.b)-?
- aree da destinare a standard urbanistici in quota eccedente il parametro di 28 mq./abitante?
- altro?
Tale area con destinazione a "verde privato" è da intendersi  tra quelle non edificabili e pertanto in sede di valutazione soggetta a correzione mediante l'applicazione del coefficiente riduttivo 0.20?
 RISPOSTA
- L'area a verde privato deve mantenere tale destinazione, può essere quindi ceduta al Comune ma non può essere destinata a standard urbanistici per cui verrà conteggiata tra le aree di cui all'art.17 comma 5 lett.b).
-  L'area a verde privato per definizione (vedi art.166 c.2 N.T.A.) è ricompresa tra le aree inedificabili, quindi si applica il coefficiente riduttivo ancorché non sia gravata da vincoli sovraordinati.
- Si deve valutare comunque che mantenere l'area a verde in proprietà dei privati -ricomprendendola quindi nel progetto- anche se non avrà incidenza sulla valutazione dei parametri quantitativi potrà servire, migliorando la sistemazione degli spazi esterni e quindi la qualità urbanistica del progetto, a fare aumentare il punteggio della valutazione dei parametri qualitativi.
- Si ricorda che oltre ad aree libere possono essere ricomprese nel progetto anche aree già edificate (vedi art.52 c.5 delle N.T.A.).
 
QUESITO N. 3
La superficie indicata nelle schede APD corrisponde alla Superficie Territoriale?
RISPOSTA
- Sì.
 
QUESITO N. 4
Quando al punto della scheda APD1 "indirizzi" si trova la generica dizione: "realizzazione di attrezzature compatibili con insediamenti produttivi e residenziali" cosa si deve intendere?
Quali sono le aspettative dell'Amministrazione in tali casi dove manca una precisa indicazione?
RISPOSTA
- Gli indirizzi sono -già per definizione- più generici delle prescrizioni in quanto non indicano precise opere da realizzare ma lasciano alla discrezionalità ed alla originalità della proposta la soluzione da adottare.
- In questo caso la generica dizione "di attrezzature compatibili con insediamenti produttivi e residenziali" è probabilmente dovuta alla particolare collocazione dell'area a margine di insediamenti residenziali e produttivi.
- Le attrezzature compatibili con entrambe le destinazioni possono ad esempio essere quelle di tipo culturale,  sociale,  ricreativo, ecc.

 

17 novembre 2010

QUESITO N. 1
Con riferimento al Nuovo Codice della Strada, in particolare all'art.2 "definizione e classificazione delle strade", quale è la classificazione della strada di progetto prevista dal Regolamento Urbanistico atta a collegare la via Firenze con la via Larga, nel tratto interno al centro abitato?
RISPOSTA
Essendo appunto all'interno del centro abitato è una strada urbana (tipo E). La larghezza della strada può essere assunta in m.11,00 di cui m.7,00 carreggiata a due corsie e n.2 marciapiedi di cui uno di m.1,50 e l'altro di m.2,50; nel progetto si può assumere una distanza dei fabbricati dalla strada pari a m.5,00.

QUESITO N. 2
Relativamente alla quantificazione degli standard urbanistici, art.6 comma 1 delle NTA , il progetto delle aree APD1 deve ricomprendere anche le aree da destinare a istruzione dell'obbligo e attrezzature per interesse comune pari a 4,5 mq./ab + 3,5 mq./ab, oppure queste rientrano nella quantificazione complessiva del piano?
RISPOSTA
La proposta deve ricomprendere tutte le tipologie di standard di cui all'art.6 comma 1 delle N.T.A.
Il progetto deve sempre prevedere "aree a verde pubblico attrezzato", "aree per attrezzature di interesse comune", "aree per parcheggi pubblici". Nel caso rientrino nelle "prescrizioni" o negli "indirizzi" attribuiti all'area il progetto deve prevedere anche le "aree per l'istruzione dell'obbligo", nel caso invece esulino da questi può essere proposta la monetizzazione della superficie relativa (calcolata in base al numero degli abitanti insediabili).
VEDI ANCHE RISPOSTA AL QUESITO n.1 del 10/09/2010
 
QUESITO N. 3
Qualora vada conteggiata anche la superficie per "istruzione dell'obbligo e attrezzature per interesse comune", questa si intende finalizzata ad incrementare le aree a verde pubblico e le aree per parcheggi pubblici o deve effettivamente essere destinata a tali funzioni?
Per quanto attiene le "attrezzature per interesse comune"  trovo un diretto collegamento nella scheda della APD1 dove al punto "indirizzi" si indica la "realizzazione di attrezzature compatibili con insediamenti produttivi e residenziali".
RISPOSTA
La superficie per l'istruzione dell'obbligo o per le attrezzature di interesse comune deve effettivamente essere destinata a tali funzioni.
Nel caso del particolare indirizzo "realizzazione di attrezzature compatibili con insediamenti produttivi e residenziali" siccome si parla genericamente di "attrezzature" si può ricomprendere in questa categoria, oltre alle attrezzature di interesse comune, anche il verde pubblico per impianti sportivi o addirittura le aree destinate all'istruzione prescolastica o dell'obbligo.

 

18 novembre 2010

QUESITO N. 1
Non capisco come si applichi la formula relativa all'attribuzione dei punteggi dei parametri quantitativi; in particolare all'art.18 del bando si parla di "valore minimo di riferimento" da utilizzare per la valutazione del punteggio secondo la formula riportata al successivo art.20. Tale valore minimo di riferimento - art.18 del bando - sembra essere ai punti a), b), c), punti riferiti ai vari parametri quantitativi, rispettivamente il 20%, il 10%, il 5%, rispetto alle diverse superfici di riferimento indicate nei medesimi punti.
Viceversa all'art.20 comma 3, dove si spiega l'applicazione della formula per il calcolo del punteggio dei parametri quantitativi si esplicita il "valore minimo di riferimento Pmin" facendo riferimento alla dizione: "(min.5)" come se il numero 5 rappresentasse tale valore minimo di riferimento da utilizzare indistintamente nella formula per il calcolo del punteggio di tutti i parametri quantitativi. 
Può gentilmente chiarirmi il dubbio?
RISPOSTA
I valori minimi di riferimento per i parametri quantitativi di cui all'art.18 del bando, stabiliti ai punti a), b) e c)  per le aree APD1, sono rispettivamente il 20%, il 10% ed il 5% rispetto alle quantità di riferimento definite ai singoli punti.
Nella formula per il calcolo dei punteggi di cui all'art.20 comma 3, Pmin  rappresenta il valore minimo di riferimento definito ai singoli punti dell'art.18, quindi, nel caso di cui sopra, Pmin avrà valore rispettivamente di 20, 10 e 5.
Quel (min 5) inserito nella definizione di Pmin rappresenta il minimo assoluto attribuibile, in generale, a questo termine della formula.
 
QUESITO N. 2
L'allegato C delle N.T.A. relativo all'Area a Pianificazione Differita di tipo 1 APD1.xx riporta una superficie di mq.26.717. Calcolando la superficie dell'area APD1.xx direttamente sulla tavola di progetto P3.yy del R.U. risulta una superficie di mq.31.348. La differenza di superficie è dovuta ad una osservazione accolta, effettuata da uno dei proprietari, che ha prodotto un aumento di area APD1, senza che sia stata fatta dal Comune la correzione anche nell'allegato C delle N.T.A.
La progettazione di detta area credo sia logico eseguirla considerando la superficie effettiva di mq.31.348 e non la superficie indicata nell'allegato C. Si chiede conferma.
RISPOSTA
La superficie che risulta classificata APD1.xx sulla cartografia risulta, da una nostra verifica, pari a mq.31.331 per cui, essendo di fatto non aggiornata la scheda relativa, si consente in questo caso di assumere la Superficie Territoriale pari a mq.31.331.

 

19 novembre 2010

QUESITO N. 1
L'art.14, c.2 del bando, per quanto attiene alle indagini geologiche e idrogeologiche, indica di "far riferimento e conformarsi ai contenuti del vigente RU";
la tavola G6 del RU - carta della fattibilità geologica e idraulica - prevede, per la APD1 a cui faccio riferimento, una "fattibilità idraulica condizionata classe F 3.1i"  normata dall'art. 221 c.4 delle NTA.
La tavola 12 del RU - carta dei battenti idraulici - non prescrive alcun battente idraulico sulla stessa APD1.
L'art. 222bis delle NTA stabilisce che il RU recepisce i vincoli espressi dal DPCM 6/05/2005 con particolare riferimento , tra le altre, alle aree classificate in "pericolosità idraulica elevata Pi3" rimandando alle prescrizioni espresse dalle Norme di Attuazione del P.A.I.
L'area APD1 di cui trattasi  ricade nella Tavola QC1.1 del RU - carta dei vincoli sovraordinati, vincoli geologici e idraulici - in "area a rischio idraulico elevato PI3" e di conseguenza ricade nella stessa classificazione  "area a rischio idraulico elevato PI3" nella "Perimetrazione delle Aree con Pericolosità Idraulica" del P.A.I., scala 1:10.000, stralci n° 170 e 196.
Questa classificazione rimanda alle prescrizioni dell' art.5  delle Norme di Attuazione del Piano di Bacino del Fiume Arno, stralcio"Assetto Idrogeologico"  che prevedono un battente idraulico minore o uguale a 30 cm. , e rimanda, ulteriormente, all'art.7 delle stesse Norme di Attuazione che in particolare al punto "m" prevedono "... che venga garantita la preventiva o contestuale realizzazione delle opere di messa in sicurezza ...." .
Chiedo pertanto:
a quale normativa si debba  assoggettare il progetto e, qualora sia quella dettata dal P.A.I., poiché la scheda riferita all'area APD1 non da indicazioni in merito, se gli interventi di messa in sicurezza siano limitati all'interno del perimetro della stessa area senza riferimento agli interventi strutturali di regimazione idraulica previsti dal RU, come indicato nel bando - art.17 punto c) -.
RISPOSTA
Basta guardare la scheda di fattibilità relativa all'area che interessa riportata all'art.221 delle N.T.A.; tale scheda riassume i dati contenuti anche nella cartografia (tavole G6 del R.U.).
Le prescrizioni cui attenersi sono quelle della relativa classe di fattibilità (in questo caso F 3.1i).
Ciò significa che l'area in questione non ha particolari problematiche dal punto di vista idraulico, salvo l'autocompensazione in loco dei volumi dovuti all'impermeabilizzazione dei suoli e la continuità del reticolo idraulico.
L'urbanizzazione dell'area non è legata, in questo specifico caso, ad interventi strutturali di regimazione idraulica.
Se l'area ricade anche in "area a rischio idraulico elevato PI3" del P.A.I. va tenuto conto nell'autocompensazione anche del battente P.A.I. e, in fase di piano attuativo, andrà acquisito il parere dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno.

 

22 novembre 2010

QUESITO N. 1
Nella procedura competitiva fra due aree APD della stessa tipologia (ovvero o entrambe residenziali o entrambe produttive), una stessa 'tipologia' di prescrizione soddisfatta (per esempio la realizzazione di una strada o di un tratto di essa), ha lo stesso peso se in una delle due APD la strada prevista ha per esempio uno sviluppo di 50 m mentre nell'altra ha uno sviluppo di 500 m (e magari anche la sua importanza è notevolmente più elevata)? Lo sviluppo e l'importanza di una infrastruttura pesa oppure tutte le prescrizioni pesano alla stessa maniera? 
RISPOSTA
La valutazione delle proposte, come previsto all'art.17 del bando, avverrà in base a parametri di carattere qualitativo e quantitativo; i pesi sono quelli già stabiliti nel bando nello stesso art.17.
L'art.20 del bando illustra invece le modalità di attribuzione dei punteggi.
Tra i parametri qualitativi ve ne sono almeno due (qualità urbanistica e qualità infrastrutturale) che hanno un diretto legame con la realizzazione di una strada: a questi sarà attribuito un punteggio in fase di valutazione dai singoli commissari di gara.
Maggiori quindi saranno la qualità urbanistica e la qualità infrastrutturale della proposta più alto sarà il punteggio conseguito.
Non vi è nessun legame diretto tra il punteggio e la lunghezza di un tratto stradale anche perché le prescrizioni sono rapportate -oltre che alla collocazione dell'area- alla Superficie Territoriale dell'area stessa per cui sono più "pesanti" nel caso di aree APD più estese.

QUESITO N. 2
Per quanto attiene al calcolo dell' abitante equivalente, in riferimento all'art. 6 comma 4 delle NTA di RU, si chiede: nei 50mq di superficie utile lorda come standard residenziale per abitante, sono già compresi, come richiesto dall'art.3 del DM1444/68, i 5mq per le destinazioni non specificatamente residenziali connesse con le residenze? Oppure debbono essere aggiunti ai 50mq di cui sopra? 
RISPOSTA
I 50 mq di Superficie utile lorda come standard residenziale per abitante sono comprensivi anche delle destinazioni connesse alla residenza. 
 
QUESITO N. 3
Leggo nelle risposte ai quesiti n°10 del 03/09 e n°2 del 27/09 che il "piano finanziario" citato all'art.23 coinciderebbe con "l'intero costo di realizzazione". Negli artt. 13, 14 e 15 sono indicati i documenti da presentare per essere ammessi alla partecipazione. Tra essi non trovo il piano finanziario. Chi non presenta il piano finanziario nella veste da voi indicata (intero costo di realizzazione) è escluso dal Bando? Perché? In questo costo ci entrerebbe anche il terreno? Perché? 
RISPOSTA
Chi non presenta il piano finanziario relativo all'intero costo di realizzazione dell'intervento non sarà escluso dalla gara, ma sicuramente questo potrà influenzare la valutazione complessiva della proposta.
Il piano finanziario completo dovrà comunque essere fornito, nel caso l'intervento risulti nell'elenco delle proposte vincitrici, ai fini della quantificazione della cauzione definitiva prevista dall'art.23 comma 1.
Se con la seconda domanda si intendeva chiedere se all'interno del piano finanziario va ricompreso il valore del terreno, la risposta è sì in quanto lo scopo del piano finanziario è quello di definire il "valore economico del progetto".

 
 

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